CON

GIAN MARCO TOGNAZZI,

RENATO MARCHETTI – FAUSTO SCIARAPPA

e la partecipazione di BRUNO ARMANDO

 

Produzione Altra Scena | Viola Produzioni 

Drammaturgia e Regia di  EDOARDO ERBA

 

LA TRAMA

Quattro attori, che anni prima durante una tournée sono diventati grandi amici, si ritrovano in tre, perché uno di loro muore tragicamente.

Dei tre, Gallo ha nel frattempo fatto una rapida carriera ed ora è un personaggio cinematografico di successo. Gli altri due, Costa e Tito, hanno un disperato bisogno di lavorare e tentano di convincerlo a portare in scena un Amleto. Ma Gallo si rifiuta: senza l’amico – a cui voleva un bene dell’anima – lui non ha più nessuna intenzione di fare teatro. Per vincere la sua resistenza, Costa si inventa che nella produzione ci sarà anche l’amico scomparso, con tanto di nome sul manifesto: gli riserveranno la parte del fantasma. Gallo non dà peso alla proposta, la prende come uno scherzo di dubbio giusto, finché una notte il fantasma gli appare veramente. Ed è un fantasma che sembra volersi vendicare dei suoi amici, che si trovano costretti a confessare i reciproci tradimenti. Ma che rivela infine di essere l’essenza del sentimento che li lega e li legherà per la vita.

Alternando momenti realistici a scene Shakesperiane, la commedia è un modo originale di rileggere l’Amleto dal punto di vista del fantasma. Ma soprattutto è la storia di un’amicizia speciale, talmente forte da eludere anche la morte. E  un  atto  d’amore verso il teatro, dove ogni conflitto diventa accettabile perché riscattato dalla poesia.

NOTE DI REGIA

L’onesto fantasma è dedicato a un amico scomparso. Ma di lui non voglio parlare, non pubblicamente. L’amicizia è un sentimento che richiede pudore. Come l’amore. E certi testi si scrivono proprio per non dover parlare. L’amore brucia tutto e subito, l’amicizia cuoce a fuoco lento, talvolta lentissimo. Ma gli ingredienti sono gli stessi: i momenti felici, il senso del possesso, gli equivoci, le gelosie, gli allontanamenti, le liti e le pacificazioni, i tradimenti. Tutto più sottotraccia, più facilmente occultabile. Volevo raccontare questa complessità, che un’assenza definitiva rende viva e dolorosa. E volevo anche mettere un po’ di parole di Shakespeare in un mio testo. Prendermi questo onore.

Misurare la distanza fra quei versi immortali e i miei balbettii. Ma mettendoli insieme su un foglio, anche affermare immodestamente di aver condiviso con lui lo stesso mestiere. Ho scelto l’Amleto. E’ un testo che avevo letto tante volte ma ad ogni rilettura dicevo: non l’ho mai letto. Stavolta ho provato a leggerlo in Inglese e mi sono chiesto perché ho aspettato così tanti anni a farlo. In lingua originale l’Amleto mi è sembrato più musicale, più intimo.

Ma meno complesso, forse perché non capivo tutte le sfumature. In sostanza era la storia di una vendetta. Meglio, l’analisi poetica dei sentimenti di un vendicatore. Cosa che calzava perfettamente con l’idea che avevo in mente, più o meno questa: quattro attori, che lavorando avevano fatto gruppo ed erano diventati inseparabili amici, si ritrovano in tre. Per tenere in compagnia anche l’amico scomparso, decidono di mettere in scena un Amleto, riservandogli la parte del fantasma. L’Onesto fantasma dunque è un’assenza. E come tale si vendica dei tradimenti dei suoi tre amici, costringendoli a una penosa confessione.

Ma  contemporaneamente rivela di essere l’essenza del sentimento che li legava e li legherà per la vita. Sui tre protagonisti di questo piccolo dramma, scende lo spirito santo. E il funerale mancato, che ha generato un lutto mancato, si consuma improvvisamente, traumaticamente, ma in un modo infine benefico.

I tre scoprono nel teatro il luogo dove l’elaborazione di un conflitto diventa poesia, trova un modo per farsi accettabile e consentirci di andare avanti.

Edoardo Erba

 

 

RECENSIONI

“L’onesto fantasma”

Tutto ciò che può fare il teatro

 

Cosa può il teatro. “L’onesto fantasma” di Edoardo Erba riassume questo, in estrema sintesi. Scritto dallo stesso regista, lo spettacolo è un insieme di vasi comunicanti, gioca col metateatro, ma lo fa in maniera candida, senza nascondersi, ammettendo subito dove vuole andare a parare.

Andato in scena all’auditorium di Polistena (Rc) e al Teatro del Grillo di Soverato (Cz), L’onesto fantasma racconta di tre amici, attori teatrali, che decidono di mettere in scena un Amleto un po’ particolare: uno di loro, Gallo, interpretato da Giammarco Tognazzi, si rifiuta di prendere parte al lavoro perché gli amici un tempo erano in quattro, ma Nobru è morto e senza di lui nulla è lo stesso. Nobru altro non è che Bruno Armando, attore realmente amico nella vita di Edoardo Erba, scomparso nel 2020: lo stesso Armando vive sul palcoscenico attraverso degli innesti video, che gli fanno fare davvero una parte, in questa pièce. È, manco a dirlo, il fantasma del titolo: Nobru, o chi per lui, decide di fare la sua parte e i tre si ritroveranno a confrontarsi sul mondo teatrale, sui rapporti umani, sul senso vero dell’amicizia.

Ma non finisce qua, perché l’operazione di Erba è squisitamente teatrale: tutto, ma proprio tutto è in chiave Amleto. Shakespeare entra ed esce dalla storia contemporanea degli amici di Nobru, continuamente e trasforma Gallo in un novello principe di Danimarca, e Tito e Costa – rispettivamente Fausto Sciarappa e Renato Marchetti – diventano improbabili Rosencrantz e Guildernstern, ai quali guarda caso è affidata la parte più comica de L’onesto fantasma.

A ricordare allo spettatore il fatto di trovarsi sempre a teatro, se non bastassero i temi del lavoro di Erba, ci pensa anche la scenografia di Alessandro Chiti, completata dalle luci di David Barrittoni: completamente vuota, mostra solo tre elementi, delle pedane modulari in legno, come quelle che formano i palcoscenici, che diventano ciò che serve all’occorrenza, come il letto di Gallo, per esempio.

Nulla da dire sulle interpretazioni: i tre attori sono sembrati perfettamente a loro agio, volti piuttosto noti dal pubblico , specie quello televisivo, ma in realtà porto sicuro per ogni regista.

 

DATE DELLA TOURNEE’

FEBBRAIO 23

23   LECCE

25  POLISTENA

26  SOVERATO

 

MARZO 23

4  LEGNANO

5  PREDAPPIO

9   CORMONS

10 CORDENONS

11   GEMONA

12  LIGNANO SABBIADORO

17   FOLIGNO

19   SORESINA

25   RIVA DEL GARDA

 30  CASTELNUOVO NEI MONTI

   31  BOLOGNA  –  TEATRO DEHON

 

APRILE

1   BOLOGNA  –  TEATRO DEHON

2  BOLOGNA  –  TEATRO DEHON

7   AVEZZANO

    29  SAN MARINO  (data da confermare)

 

MAGGIO

  Dal 2  aL  7  – ROMA –  TEATRO SALA UMBERTO