Se mi vuoi bene


TRAILER

ANNO

2019

 

GENERE

Commedia, Drammatico

 

REGIA

Fausto Brizzi

 

INTERPRETI

Claudio Bisio, Sergio Rubini, Flavio Insinna, Lucia Ocone, Maria Amelia Monti, Dino Abbrescia, Susy Laude, Lorena Cacciatore, Elena Santarelli, Valeria Fabrizi, Memo Remigi, Cochi Ponzoni, GianMarco Tognazzi, Luca Carboni.

 

CAST TECNICO

Sceneggiatura Herbert Simone Paragnani, Mauro Uzzeo, Martino Coli, montaggio Luciana Pandolfelli, fotografia Marcello Montarsi, musiche Luca Carboni.

 

PRODUZIONE

Eliseo Cinema

 

DISTRIBUZIONE

Medusa Film

 

TRAMA

Se mi vuoi bene, il film diretto da Fausto Brizzi, segue la storia di Diego (Claudio Bisio), avvocato di successo con un gran talento nello scatenare accidentalmente catastrofi. Quando cade in depressione, dopo un tentativo di suicidio fallito, decide di combattere il suo malessere in un modo alternativo: aiutare le persone care intono a lui. L’idea gli viene in seguito all’incontro con Massimiliano (Sergio Rubini), che nel suo negozio di Chiacchiere vende ormai solo sagge parole, ed Edoardo (Flavio Insinna). Claudio vede subito nei due un valido aiuto per attuare il suo piano. Si passa quindi all’azione: le persone da aiutare sono la figlia, il fratello, la mamma, il papà, l’amica, l’ex moglie e una coppia di amici. Purtroppo gli esiti della sua missione, però, non sono positivi, anzi Diego finisce per devastare la vita a ognuno di loro, causando ancora più problemi. Sarà il suo nuovo amico Massimiliano a farlo riflettere e a fargli capire che per aggiustare le cose a volte basta semplicemente l’amore.

 

CRITICA

Se mi vuoi bene è la nuova commedia diretta da Fausto Brizzi, tratta dal suo omonimo romanzo: con Claudio Bisio come protagonista, alcuni eccessi di buonismo non minano affatto l’innegabile divertimento della ‘dramedy’.

Essere felici di svegliarsi
Diego (Claudio Bisio) soffre di depressione e tenta il suicidio. Un pizzico di maldestra sfortuna gli impedisce di raggiungere il suo ferale obiettivo, ma è soprattutto l’incontro con Massimiliano (Sergio Rubini) ed Edoardo (Flavio Insinna) a dare una svolta alla sua vita. Il primo gestisce un negozio di chiacchiere nel quale cerca di supportare tutti i suoi avventori. È proprio lì che Diego ha un’idea: perché non aiutare concretamente tutte le persone alle quali vuole bene? Con l’intento di risolvere i loro problemi, si intromette nella vita dei suoi genitori, del fratello (Gianmarco Tognazzi), della figlia (Lorena Cacciatore), della su ex moglie (Maria Amelia Monti) e dei suoi amici. Eppure la situazione è destinata a sfuggirgli di mano, in una escalation di disastri che non saranno facili da arginare.

Depressione e intromissione nella vita degli altri
La frase con cui si apre il film, attribuita a Monica Vitti, ispira l’intera pellicola: “Dicono che il mondo è di chi si alza presto. Non è vero. Il mondo è di chi è felice di alzarsi”. Diego non è più felice della sua vita, è triste senza nemmeno saperne il motivo. In altre parole, è depresso nel senso più clinico del termine. Ciò che gli fa tornare la voglia di vivere è proprio il desiderio di aggiustare le vite degli altri. Come fosse una terapia per aggiustare la propria, questo (ex) avvocato sembra vedere le pagliuzze negli occhi degli altri senza però sapere osservare la trave che c’è nei propri. Questi temi appaiono estremamente attuali, comuni a moltissime persone. Il regista Fausto Brizzi, che se ne era occupato nel suo omonimo libro datato 2015, li affronta in modo molto divertente sebbene non eviti talvolta di cadere in facili buonissimi.

Intrattenimento e riflessione
Le punte di eccessivo buonismo non minano tuttavia l’intrattenimento che deriva dalla visione del film. Se mi vuoi bene, infatti, offre 100 minuti di spensieratezza nei quali non mancano i momenti di riflessione. L’inizio rappresenta un veritiero spaccato di vita. Diego, interpretato con mestiere da Claudio Bisio, chiama tutti i suoi cari affinché qualcuno lo dissuada dal desiderio di uccidersi. Il risultato però è un completo buco nell’acqua. Al momento del bisogno, nonostante si siano detti a sua disposizione per qualsiasi tipo di aiuto, nessuno è realmente presente per supportarlo. Una situazione ricorrente nella vita di chiunque, efficacemente espressa dalla scena del telefono.

Comicità corale
L’ironia del film è affidata ad un cast ricchissimo. Oltre a Claudio Bisio e Sergio Rubini, Brizzi può contare sul supporto comico di Lucia Ocone, Flavio Insinna, Gian Marco Tognazzi, Valeria Fabrizi, Maria Amelia Monti, Dino Abbrescia, Susy Laude ed Elena Santarelli. La coralità risulta ben bilanciata in quanto ciascun personaggio ha modo di esprimere il proprio modo di essere ma al tempo stesso anche di interagire con gli altri. Alla fine i conti finiscono col tornare, anche grazie all’aiuto di qualche conclusione un po’ troppo semplicistica che tuttavia non stona nell’ambito di una commedia di questo stampo.

 

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